2016

Articoli 2016

Natale 2016

Auguriamo a tutti gli amici

Buon Natale

e un sereno anno nuovo!

Salmo di San Francesco per il tempo di natale.
(leggi qui il commento per la comprensione del Salmo a cura di fra Leonard Lehmann)

Antifona

Santa Maria Vergine,
nel mondo tra le donne non è nata alcuna simile a te,
figlia e ancella dell’altissimo sommo Re, il Padre celeste,
madre del santissimo Signore nostro Gesù Cristo,
sposa dello Spirito Santo;
prega per noi con san Michele arcangelo e con tutte le potenze angeliche dei cieli
e con tutti i santi, presso il tuo santissimo diletto Figlio, Signore e Maestro.

Salmo

Esultate in Dio, nostro aiuto, *
giubilate al Signore Dio vivo e vero con voce di esultanza.
Poiché eccelso e terribile è il Signore, * re grande su tutta la terra.

Poiché il santissimo Padre celeste, nostro Re prima dei secoli , 
            ha mandato dall’alto il suo Figlio diletto, * ed egli è nato dalla beata Vergine santa Maria.

Lui lo ha invocato: “Tu sei mio Padre”;  ed Egli lo costituì suo primogenito, *
più alto dei re della terra.

In quel giorno il Signore ha mandato la sua misericordia, *
e nella notte il suo cantico.

Questo è il giorno, che ha fatto il Signore: * esultiamo in esso e rallegriamoci.

Poiché il santissimo bambino diletto è dato a noi; 
e nacque per noi lungo la via e fu posto nella mangiatoia,*
            perché egli non aveva posto nell’albergo.

Gloria al Signore Dio nell’alto dei cieli, *
e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Si allietino i cieli ed esulti la terra, †  frema il mare e quanto racchiude, *
gioiscano i campi e quanto contengono.

Cantate a lui un cantico nuovo; * cantate al Signore da tutta la terra.
Poiché grande è il Signore e degno di ogni lode,* è terribile sopra tutti gli dei.

Date al Signore, o terre dei popoli, † date al Signore la gloria e l’onore; *
date al Signore la gloria del suo nome.

Portate in offerta i vostri corpi † e prendete sulle spalle la sua santa croce
           e seguite sino alla fine i suoi santissimi comandamenti .

Gloria al Padre…   Come era nel principio…

 

Abitare la Preghiera

Quattro anni fa ci siamo impegnati, per la prima volta, nella “produzione” di un sussidio che ci potesse accompagnare durante l’avvento.

Ora, ciclicamente, siamo tornai all’anno “A”, e proponiamo ancora i testi della Parola e le “nostre” parole per camminare insieme verso il Santo Natale.

Buon Avvento a tutti.

———————————————-

Carissimi, il percorso fatto quest’anno da Abbandonerai Aderirai ha portato alla creazione di un sussidio per la preghiera.

Il libro è intitolato “Abitare la preghiera” (130 pagine circa) ed è un percorso di “lectio divina” da fare in coppia (o in gruppi).

E’ basato sui brani evangelici proposti dalla Liturgia ambrosiana domenicale e festiva del prossimo Avvento, Natale e tempo dell’Epifania.

Commentato da sacerdoti amici e da 23 coppie, una per giorno, che – in vari modi – hanno partecipato alle diverse esperienze vissute.

 

Scarica da qui i capitoli del libro:
– Introduzione, struttura del testo, inni
– 1a Domenica di Avvento (13 Novembre)
– 2a Domenica di Avvento (20 Novembre)
– 3a Domenica di Avvento (27 Novembre)
– 4a Domenica di Avvento (4 Dicembre)
– S. Ambrogio (7 Dicembre)
– Immacolata Concezione (8 Dicembre)
– 5a Domenica di Avvento (11 Dicembre)
– 6a Domenica di Avvento (1) (18 Dicembre)
– 6a Domenica di Avvento (2) (18 Dicembre)
– Santo Natale
– Santo Stefano
– Ottava del Natale (1 gennaio)
– Epifania del Signore (6 Gennaio)
– Battesimo del Signore (8 Gennaio)
– 2a dopo l’Epifania (15 Gennaio)
– 3a dopo l’Epifania (22 Gennaio)
– 4a dopo l’Epifania (29 Gennaio)
– Presentazione del Signore (5 Febbraio)
– 5a dopo l’Epifania (12 Febbraio)
– 6a dopo l’Epifania (19 Febbraio)
– 7a dopo l’Epifania (26 Febbraio)
– 8a dopo l’Epifania (26 Febbraio)
– Ultima dopo l’Epifania (5 Marzo)
– Appendice e indice 

Tutto il libro unico file

 

XIII° Seminario – 20 Novembre 2016

Domenica 20 Novembre 2016
Istituto Maria Immacolata – Busto A.

la coppia
evento di
misericordia
e compassione

Scarica il volantino (CLICCA QUI)

SCARICA LE RELAZIONI (clicca qui)

Presentazione

L’empatia di coppia, il fidarsi dell’altro, è uno sport estremo, quasi come il “bungee jumping”: noi ci lanciamo nel vuoto verso l’altra persona non sapendo cosa troveremo in lei. Se poi in passato abbiamo sofferto per degli abbandoni questo lancio è faticoso. Ma anche l’altro ha le sue ferite, i suoi abbandoni per cui fatica ad accoglierci e a sua volta a lanciarsi verso di noi. La difficoltà di vedere la nostra fragilità e la paura di non essere accolti può essere curata: la cura è l’altro. Il perdono reciproco, espressione autentica della misericordia, guarisce le ferite: ci si può lanciare e si può ristabilire la qualità del legame.

Il cuore dell’uomo che spesso è abitato dal “risentimento”, conseguente alle ferite della vita, può scoprire il “sentimento” che è amore e compassione per tutte le creature, a partire dalla moglie / dal marito che la vita ci ha chiamato a custodire.

E’ ciò che ci ha insegnato Gesù di suo Padre, il Misericordioso, che è il nome e la verità di Dio. Il sogno di Dio è l’amore: la riconciliazione con Dio, tra di noi e con il creato. Ma perché questo avvenga è fondamentale comprendere non tanto cosa pensiamo, ma soprattutto cosa sentiamo e che cosa desideriamo: è questo che muove la nostra azione.

Su queste strade la coppia può diventare evento di misericordia e compassione verso sé stessa e verso tutte le persone che incontra.

Relatori
Ci aiuteranno ad approfondire il tema sotto l’aspetto
teologico, psicologico, antropologico:
Mons. Severino Pagani
Decano di Busto Arsizio
Rosella De Leonibus
Psicologa e Psicoterapeuta
Piergiorgio e Clorinda Bitelli
Coppia di sposi volontari della Cittadella di Assisi

programma

ore 9.00 Relazioni
10.30 Pausa
11.00 Laboratorio gruppi di approfondimento
12.45 Pranzo
14.30 Laboratorio gruppi di approfondimento
17.00 Celebrazione Eucaristica

note e iscrizioni

Per l’iscrizione (obbligatoria) vi preghiamo di compilare l’apposito modulo (cliccate qui)
A tutti verrà inviato un messaggio di conferma dell’iscrizione.
La quota d’iscrizione è di €10 a persona (esclusi i ragazzi) da versare al mattino al momento dell’accoglienza.
E’ previsto un apposito momento di animazione per i bambini e ragazzi (dai 4 ai 12 anni) per permettere ai genitori la partecipazione al Seminario.

 

Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito – 2016/2017

GRUPPO ACOR (Osea 2,17)
“Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito”
Per l’Anno Pastorale 2016/2017 il Decanato di Busto Arsizio propone,
in spirito di accoglienza e fraternità,
alcuni momenti di ascolto e meditazione della Parola di Dio
aperti a tutti i fedeli separati, divorziati o che vivono nuove unioni.

INCONTRI ALLE ORE 21.00 OGNI TERZO GIOVEDI’ DEL MESE
presso PIME Via Lega Lombarda 20 – Busto A.
15  SETTEMBRE Momento di accoglienza, di conoscenza e di preghiera comune a tutti i gruppi della Zona IV
20   OTTOBRE La casa: “Maestro dove abiti?”  (Gv.. 1, 35 – 42)
17  NOVEMBRE Il Maestro: “Se uno non rinasce dall’alto …” (Gv.  3, 1 – 10)
15  DICEMBRE L’acqua: “Se conoscessi il dono di Dio!” – (Gv.  4, 5b – 14); seguirà scambio auguri
19 GENNAIO Il Buon Pastore: “Conosco le mie pecore” (Gv.  10, 11 – 18)
16  FEBBRAIO La vite: “Rimanete nel mio amore” (Gv.  15, 1- 9)
16  MARZO Il Signore: “Tu lavi i piedi a me? (Gv.  13, 1 – 9, 12 – 15)
20  APRILE Il Crocifisso: “Perché anche voi crediate” – (Gv.   19, 25 – 35); seguirà scambio auguri
18 MAGGIO Il Risorto: “Ho visto il Signore!” (Gv.  20, 11 – 18)
17  GIUGNO Giornata conclusiva: VERIFICA, MOMENTO DI CONVIVIALITA’, SANTA MESSA

Gli incontri si terranno presso il PIME di Via Lega Lombarda n. 20, Busto Arsizio
VI ASPETTIAMO

Per recapiti e maggiori informazioni scarica il volantino (cliccca qui)

L’accostamento al gruppo di preghiera
è possibile in qualunque momento dell’anno
RICORDIAMO INOLTRE CHE:
Presso la Diocesi di Milano sarà attivo l’Ufficio per l’accoglienza dei fedeli separati
N.B.: Per prenotare i colloqui telefonare alla Segreteria dell’Ufficio (02 8556279) dalle 9.00 alle 12.30
Presso il Consultorio per la Famiglia, Via Pozzi 7 a Busto Arsizio,
sono previste prestazioni individuali o di gruppo rivolte alle persone
che vivono questi particolari momenti (Tel. Segreteria 0331 628300)

 

Festival itinerante del libro per la coppia e la famiglia

Incontro con l’autore  Padre Giancarlo Bruni

Giovedì 22 Settembre 2016 – ore 21
Garbagnate Milanese

Introduzione e presentazione
a cura di Giuseppe e Rosa De Micheli

Incontro con gli autori
Francesca Dossi e Alfonso Colzani

Martedì 27 Settembre 2016 – ore 21
Busto Arsizio Oratorio san Filippo Neri
Via don Albertario, 10

Introduzione e presentazione
a cura di Roberto e Giovanna Martelli

Incontro con  Don Aristide Fumagalli

Giovedì 29 Settembre 2016 – ore 21

Castelletto di Cuggiono
Centro decanale Scala di Giacobbe

Introduzione e presentazione
a cura di Gianluigi e Patrizia Serati

 

Laboratorio estivo 2016

…quel legame fragile…

 “Ci alzeremo e andremo da nostro Padre”
La coppia evento di misericordia e compassione

 12° Laboratorio estivo per coppie operatori pastorali operatori sociali

Cittadella di Assisi 8 – 10 Luglio 2016

Garantiscono la loro partecipazione :

Rosella De Leonibus, psicoterapeuta;
Giancarlo Bruni, biblista;
Carmelo Di Fazio, neuropsichiatra;
Marco Noli, sociologo;

Scarica il volantino (clicca qui)

Iscrizioni :  gidalo@alice.it

oppure

Cittadella Ospitalità – c.p. 94 – 06081 Assisi (PG)
tel. 075813231 – fax 075812445
e-mail: ospitalita@cittadella.org – ospitalita@cittadella.org – www.cittadella.org

iscrizione: € 45,00, sistemazione completa: € 116.00

Il laboratorio si svolgerà ad Assisi presso la Cittadella da Venerdì 8 Luglio alle ore 18,00 a Domenica 10 Luglio alle ore 14,00.

Misericordia

«Misericordia vuol dire “un cuore per i miseri”. Dunque è il sentimento di vicinanza a chi è in difficoltà, il lasciarsi toccare visceralmente da quelli che sono nella sofferenza. Per questo nella Bibbia la parola misericordia è soprattutto un sentimento materno, quello che la donna prova portando il figlio dentro il suo seno. Non a caso, mentre in latino la parola fa riferimento al cuore, in ebraico fa riferimento alle viscere. Non dimentichiamo, poi, che l’unico nome che Dio ci ha consegnato, fin dai tempi di Mosè, è “il misericordioso, il compassionevole”. Detto questo, però, la misericordia è un sentimento profondamente umano, prima ancora che religioso. Davanti alla sofferenza, ogni uomo e ogni donna sono presi alle viscere, provano una commozione che dice loro: questo non è giusto. E sentono il bisogno di fare qualcosa. Misericordia, dunque, è compassione, tenerezza, amore».

«Nel nostro Dio, la misericordia prevale quasi sulla giustizia. Ne è la sostanza. E quando Dio si mette in rapporto con l’uomo, il suo amore diventa misericordia in azione. Noi cristiani siamo coscienti di essere destinatari e beneficiari della misericordia divina. E di conseguenza siamo spinti ancora di più a dare concretezza a questo impulso molto umano che ci abita. Tanto è vero che Gesù ha potuto trasformare il comandamento dell’Antico Testamento “siate santi, perché Io sono santo”, in “siate misericordiosi come misericordioso è il Padre vostro che è nei cieli”. Per questo la misericordia è il cuore della nostra fede».

«La misericordia scandalizza. È per questo che Gesù è stato messo in croce, non perché violava la Legge dell’Antico Testamento né la legge romana. Gesù era un ebreo molto osservante della Legge, però i suoi atteggiamenti di misericordia scandalizzavano: si sedeva a tavola con le prostitute e i peccatori, si fermava a dormire a casa loro. Nelle parabole, quando racconta l’amore di Dio, la reazione di molti – soprattutto degli uomini religiosi e di coloro che erano deputati a interpretare le Scritture – era: “Ma così è troppo”. Gesù nei peccatori come l’adultera o la prostituta non vede innanzitutto il peccato, ma la sofferenza e la capacità di amore. Non è la conversione dell’uomo che produce la misericordia di Dio, ma il contrario: la misericordia di Dio provoca la conversione dell’uomo. Questa verità di Gesù, rilanciata dal Papa, è motivo di scandalo e di turbamento ancora oggi. Pure nella Chiesa».
Enzo Bianchi

 

Da qui, da questa posizione dell’anima, può nascere quel gesto gratuito e inopinato, il massimo della irragionevolezza e della saggezza al tempo stesso, il gesto del perdono. Ci si sbilancia tantissimo col perdonare, ci si avventura ben oltre l’equilibrio della giustizia. Richiede coraggio, e un po’ di follia, e una forza d’animo che abbiamo prima bisogno di costruire. Il perdono è il contrario del vittimismo, è uscire dai vecchi giochi, immergersi nella crisi per andare a cercare sul fondo la nostra capacità di rinascita, frutto del duro lavoro che è servito ad accettare la rabbia, il fallimento e il dolore.

Non è buttare via, espellere: il perdonare assomiglia piuttosto al riciclo e al riuso. È materia seconda, preziosa.

E c’è anche il tempo. C’è il filo della nostra storia che sembrava spezzato, e invece ne riprendo in mano i due capi – ne riprendiamo: da qui in poi il cammino si fa solo insieme – e proviamo a riannodare. Il prima e il poi, non più separati dalla frattura.

Rosella De Leonibus

Tutti uniti nella vita andiamo cercando l’orizzonte
Rischia, fai qualcosa in più
Rischia, impegnati senza vacillare;
nessun cammino è lungo per chi crede
e nessun sforzo è grande per chi ama.
Pietra su pietra si alza il sogno,
cambiamo le promesse in realtà,
lottiamo come fratelli per la giustizia.
Seminiamo l’aurora oggi di un nuovo giorno.

Canto popolare dell’America latina

 

La Tua misericordia
più di un miracolo, più ancora.
Carezza inattesa
per chi si sente condannato,
per chi è senza speranza.
La Tua misericordia
fiduciosa attesa
di questa mia vita
ancora senza frutti.
La Tua misericordia
mi asciuga gli occhi arrossati
dal continuo vagare,
dal non sentirmi amato,
dal soffio di vita sprecato.
La Mia misericordia
quell’infinita pazienza
di accettare le mie miserie,
di non covare l’odio
di trasformare il male in bene.

Luigi Verdi

 

Evocazioni

Abbiamo provato a cercare nelle librerie, anche in quelle cattoliche, dei testi che ci potessero accompagnare lungo il percorso di quest’anno. Ma sulla misericordia nella coppia non abbiamo rintracciato testi specifici. Avevamo scelto questo tema ancor prima che Papa Francesco proponesse il Giubileo della misericordia. Proviamo allora, come abbiamo fatto l’anno scorso, a percorrere nuovi sentieri che possano aiutare le nostre coppie a vivere la misericordia e la compassione.

Carmelo e Lucia

 

L’uomo è desiderio di vita buona, vita buona è nell’amore-compassione, amore-compassione la cui declinazione e il cui senso sono leggibili nell’atto stesso della nascita: sono stato amato dunque sono, questo l’”in principio” di ciascuno, amo dunque faccio essere, questo il compito di ciascuno nel frattempo, sono amato per amare per sempre, questo l’approdo di ciascuno.

Giancarlo Bruni

Ho spezzato il mio corpo come se fosse pane e l’ho distribuito agli uomini. Perché no? Erano così affamati e da tanto tempo.

Etty Hillesum

Fame di corpi che siano racconti di cuore di misericordia, cuori feriti dal senza pane, dal senza casa, dal senza lavoro, dal senza patria, dal senza salute, dal senza libertà, dal senza istruzione, dal senza riconoscimento, dal senza amore, dal senza futuro, dal senza senso, dal senza perdono. Cuori feriti dall’esserci delle vittime e dall’esserci dei carnefici, cuori irruzione del balsamo della misericordia sulle orme di Cristo cuore di Dio, misericordia il cui passaggio converte il deserto in giardino. E nasce la preghiera: Vieni Santo Spirito. O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato, orienta il cuore ad acquisire misericordia per espandere misericordia. Risuscita nell’uomo la pietà.

Giancarlo Bruni

 

Pasqua 2016

Signore Gesù,
noi ti ringraziamo per la gloria della tua risurrezione;
ti ringraziamo per averci riuniti insieme;
ti ringraziamo perché tu sei in noi la lode perfetta del Padre.

Ti ringraziamo perché tu sei in noi la giustizia perfetta verso i nostri fratelli;
tu sei colui che in noi continuamente risana la nostra ingiustizia, diffidenza, paura.
Carlo Maria Martini

 

Incontro all’Eremo di Caresto 2016

La misericordia nella coppia  Eremo di Caresto
17- 19 giugno 2016

 

 

 

Cosa faremo/Il Metodo

La presentazione del tema – Il dialogo in coppia – Un confronto in gruppo

La giornata prevede momenti di preghiera sia comunitaria, sia in coppia, sia con i bambini.
Inizia con la cena di venerdì (ore 19.30) e finisce nel primo pomeriggio della domenica.
E’ possibile venire con i figli, i quali saranno seguiti durante i tempi del ritiro perché le coppie possano viverlo bene.
Il servizio di animazione è affidato a persone competenti e di fiducia.
Caresto è un luogo per famiglie, che ha qualcosa di “specifico” da offrire a coppie di sposi, anche con bambini, e ai fidanzati.
Specifico perché il luogo, tutto il tempo, il programma, lo stile è fatto per mettere le famiglie a loro agio e in continuo stimolo a realizzare la loro vocazione (“famiglia diventa quello che sei”).

Scarica il volantino (clicca qui)

 

Note organizzative

Iscrizioni entro il 31 maggio
   informazioni – iscrizioni:  pavesipiera@gmail.com
Quota
Iscrizione: € 30,00 per coppia;
per il soggiorno offerta libera da lasciare direttamente all’Eremo di Caresto
Luoghi e orari
L’incontro si svolgerà presso l’EREMO DI CARESTO dalla cena di  venerdì 17 giugno ore 19,30 circa,   al pranzo di domenica 19 giugno  ore 14,00 circa.

Misericordia

«Misericordia vuol dire “un cuore per i miseri”. Dunque è il sentimento di vicinanza a chi è in difficoltà, il lasciarsi toccare visceralmente da quelli che sono nella sofferenza. Per questo nella Bibbia la parola misericordia è soprattutto un sentimento materno, quello che la donna prova portando il figlio dentro il suo seno. Non a caso, mentre in latino la parola fa riferimento al cuore, in ebraico fa riferimento alle viscere. Non dimentichiamo, poi, che l’unico nome che Dio ci ha consegnato, fin dai tempi di Mosè, è “il misericordioso, il compassionevole”. Detto questo, però, la misericordia è un sentimento profondamente umano, prima ancora che religioso. Davanti alla sofferenza, ogni uomo e ogni donna sono presi alle viscere, provano una commozione che dice loro: questo non è giusto. E sentono il bisogno di fare qualcosa. Misericordia, dunque, è compassione, tenerezza, amore».

«Nel nostro Dio, la misericordia prevale quasi sulla giustizia. Ne è la sostanza. E quando Dio si mette in rapporto con l’uomo, il suo amore diventa misericordia in azione. Noi cristiani siamo coscienti di essere destinatari e beneficiari della misericordia divina. E di conseguenza siamo spinti ancora di più a dare concretezza a questo impulso molto umano che ci abita. Tanto è vero che Gesù ha potuto trasformare il comandamento dell’Antico Testamento “siate santi, perché Io sono santo”, in “siate misericordiosi come misericordioso è il Padre vostro che è nei cieli”. Per questo la misericordia è il cuore della nostra fede».

«La misericordia scandalizza. È per questo che Gesù è stato messo in croce, non perché violava la Legge dell’Antico Testamento né la legge romana. Gesù era un ebreo molto osservante della Legge, però i suoi atteggiamenti di misericordia scandalizzavano: si sedeva a tavola con le prostitute e i peccatori, si fermava a dormire a casa loro. Nelle parabole, quando racconta l’amore di Dio, la reazione di molti – soprattutto degli uomini religiosi e di coloro che erano deputati a interpretare le Scritture – era: “Ma così è troppo”. Gesù nei peccatori come l’adultera o la prostituta non vede innanzitutto il peccato, ma la sofferenza e la capacità di amore. Non è la conversione dell’uomo che produce la misericordia di Dio, ma il contrario: la misericordia di Dio provoca la conversione dell’uomo. Questa verità di Gesù, rilanciata dal Papa, è motivo di scandalo e di turbamento ancora oggi. Pure nella Chiesa». Enzo Bianchi

Cosa è Caresto ?
Caresto è una Associazione privata di Fedeli laici riconosciuta dalla Chiesa.
E’ un CENTRO DI SPIRITUALITA’ MATRIMONIALE specifico che offre la possibilità di ritiri per coppie e fidanzati, tutti i fine-settimana, per tutto l’anno.
Ogni anno fanno questa esperienza migliaia di famiglie (ovviamente anche con i figli) provenienti da tutta Italia, invitate “col passa parola” da amici e parenti, oppure dalle parrocchie e diocesi che vogliono offrire un’esperienza annuale o periodica di spiritualità e aiuto. E’ disponibile, qualora viene chiamato, a svolgere ritiri, conferenze ecc. presso parrocchie, diocesi, movimenti.  

CARESTO NON E’ UN MOVIMENTO.
L’eremo di Caresto è fondamentalmente un luogo dove si fanno continuamente Esercizi Spirituali per le famiglie. Non ha la volontà né le forze per essere un movimento. A noi va bene così e siamo contenti quando i parroci che accompagnano i gruppi notano che Caresto NON cerca di attrarre a sé, né mantenere vincoli con le persone o le famiglie.
Quelle che vengono, si fermano per due giorni, prendono liberamente di quel che serve alla loro anima e poi se ne ritornano alle proprie parrocchie, alle proprie diocesi, ai propri movimenti.

COLLABORAZIONI.
Sono oltre 200 adulti sposi, di regioni diverse, che aiutano nelle gestione dei ritiri, offrendo uno o più week-end all’anno come volontariato: o nel servizio di cucina o nel servizio della presentazione delle schede (catechesi in chiesa); collaboratori esterni, sparsi per l’Italia, che appartengono a diverse regioni e diocesi.

Quanto si paga?
La comunità di Caresto vive esclusivamente del proprio lavoro;non riceve denaro né dallo Stato né dalla Chiesa: ciò che riceve dal giusto contributo delle famiglie serve per dare la possibilità alle famiglie a venire qui ed essere ospitati convenientemente.
C‘è una iscrizione da fare che consiste in 30 euro per famiglia. Per il resto NON E’ RICHIESTA UNA RETTA GIORNALIERA OGGLIGATORIA per dare a chiunque la possibilità di fare il proprio cammino di cui ha bisogno. Al termine ciascuna famiglia potrà dare in busta chiusa una libera offerta per la Comunità di Caresto perchè possa continuare a svolgere i fini istituzionale che si è prefissa.

Dove siamo?
Caresto prende il nome dal colle su cui si trova, nel comune di Sant’Angelo in Vado, provincia di Pesaro-Urbino (nelle Marche).
Chi giunge dal versante Adriatico fa bene ad uscire dall’autostrada a Fano; lì c’è una superstrada con direzione verso Roma-Urbino. Quando si arriva a Fermignano, non si deve proseguire per Urbino, ma per Urbania e quindi per Sant’Angelo in Vado. L’ultimo bivio, quasi lasciando il paese a destra si va verso Caresto. 

 

 

IV Laboratorio invernale per coppie

 

 

… quel legame fragile …

I due non lo riconobbero … insegnaci a pregare

14 Febbraio 2016
Oratorio san Filippo Neri
Via don Albertario, 10
Busto A.

 

Con la partecipazione di:

Padre Giancarlo Bruni, biblista
Paolo Iervese, psicoterapeuta
Carmelo Di Fazio, neuropsichiatra
Marco Noli, sociologo

Scarica il volantino qui

(iscriviti ora online, clicca qui)

Preghiera per la Vita

Venerdi 5 Febbraio 2016 – ore 21

Alla vigilia della 38° Giornata per la vita, invitiamo tutti per una preghiera comunitaria.
Ci incontreremo presso il Santuario di Santa Maria.

Reciteremo il Santo Rosario guidati da don Maurizio Gagliardini  che ci proporrà alcune riflessioni sui temi della Vita.

Qui potete scaricare il tradizionale messaggio  dei Vescovi italiani per la Gionata per la Vita.

 

Festa della Famiglia 2016
31 Gennaio 2016 – PERDONARE LE OFFESE

Riportiamo qui di seguito una breve riflessione dei Coniugi Magni e di don Luciano Andriolo, responsabili del Servizio per la Famiglia Diocesano.

Qui potete anche scaricare la preghiera che utilizzeremo in tutte le chiese del Decanato di Busto A. in questa giornata (scarica la preghiera)

Buona Festa della Famiglia!

La Festa della Famiglia dal perdono alla gioia
Una riflessione dei responsabili diocesani sull’opera di misericordia messa a tema dell’appuntamento di quest’anno: un’occasione di conversione e di inizio di un cammino nuovo
di Michela e Luigi MAGNI e don Luciano ANDRIOLO
Responsabili del Servizio per la famiglia – Diocesi di Milano

La Festa della famiglia, che la Chiesa ambrosiana celebra domenica 31 gennaio, si colloca nel cuore dell’Anno giubilare indetto da papa Francesco. Il motto di questo Anno Santo straordinario, «Misericordiosi come il Padre» (Lc 6,36), rimanda a riflettere e a proporre, come stile di vita del cristiano, le opere di misericordia corporali e spirituali. «Vogliamo vivere questo Anno giubilare alla luce della parola del Signore: “Misericordiosi come il Padre”. L’evangelista riporta l’insegnamento di Gesù che dice: “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6,36). È un programma di vita tanto impegnativo quanto ricco di gioia e di pace. L’imperativo di Gesù è rivolto a quanti ascoltano la sua voce (cfr Lc 6,27). Per essere capaci di misericordia, quindi, dobbiamo in primo luogo porci in ascolto della Parola di Dio. Ciò significa recuperare il valore del silenzio per meditare la Parola che ci viene rivolta. In questo modo è possibile contemplare la misericordia di Dio e assumerlo come proprio stile di vita». (Misericordiae Vultus, numero 13). L’Arcivescovo, cardinale Angelo Scola, nell’omelia della Messa di apertura dell’anno pastorale 2015-2016, ci indicava nel cammino di questi due anni dedicati al tema «Educarsi al pensiero di Cristo», quanto segue: «Lungo quest’anno vogliamo vivere questo mistero centrale della nostra fede attraverso gesti di pellegrinaggio e riconciliazione, anche sacramentale, e attraverso la pratica delle opere di misericordia corporali e spirituali». Offrendo così le prime indicazioni per vivere bene in Diocesi questo tempo straordinario di perdono e perciò di gioia.
In questa prospettiva, tenendo conto dell’Anno giubilare, e di alcune suggestioni emerse dalla discussione del Sinodo dell’ottobre 2015, la prossima Festa della famiglia viene colta come l’occasione per vivere e declinare l’opera di misericordia «Perdonare le offese». Questo invito si collega, quasi a esplicitarlo in maniera concreta, a quello indicato lo scorso anno – «Custodire le relazioni» – perché saper perdonare aiuta a custodire e mantenere sane le relazioni in famiglia, tra le persone che incontriamo quotidianamente e nella comunità.
L’esercizio del perdono reciproco aiuta la famiglia a rendere più concreto l’atto penitenziale che siamo chiamati a compiere all’inizio della celebrazione eucaristica. Perdonare le offese, saper chiedere perdono per una incomprensione, per una distrazione, per una omissione al proprio coniuge, ai figli, ai genitori, alla fidanzata/o, al vicino di casa, alle persone che incontriamo sul lavoro, nella scuola, sono gesti semplici, a cui possiamo «allenarci» ed educarci e che possiamo aiutare a comprendere anche ai più piccoli in famiglia. Il perdono ci aiuta a diventare, noi per primi, misericordiosi verso coloro che quotidianamente condividono la nostra vita e incontriamo.
Perdonare è difficile. Lo sappiamo tutti, ma come credenti sappiamo di poter guardare e trovare forza nell’abbraccio misericordioso del Padre e nel perdono che noi tutti riceviamo incondizionatamente da Gesù. L’Anno Santo giubilare può diventare occasione perché ognuno si converta e cerchi di iniziare un cammino nuovo, oseremmo dire una vita nuova. «Passare» la Porta Santa in alcune chiese della nostra Diocesi non ci rende «santi» o «salvati» per avere compiuto un particolare gesto di preghiera, ma sta nel «passare» dalla nostra attuale vita a un rinnovato impegno di vita vissuta nella fede.
Buona festa in famiglia!